Maranello è una città aperta al mondo.

La sua unicità l’ha portata negli ultimi decenni ad accogliere lavoratori e turisti da ogni angolo del globo. Il carattere fieramente internazionale di Maranello ha reso la nostra città quella che è oggi: una comunità aperta, dinamica, inclusiva, orgogliosa delle proprie radici e, allo stesso tempo, proiettata verso il futuro. Per questo possiamo definirci orgogliosamente cittadini maranellesi, italiani ed europei.
Proprio nella dimensione continentale si trova l’orizzonte ideale della nostra proposta politica.

Negli ultimi settant’anni, il processo di unificazione europea ha garantito al nostro continente il periodo di pace più lungo della storia.
Ma questo non basta più per assicurare al sogno europeo lo slancio necessario. C’è il rischio concreto di una deriva illiberale, populista e sovranista. Per arginarlo, non basta un europeismo di maniera. C’è bisogno di cambiare pagina: abbandonando le politiche inique degli anni della crisi, assumendo come prioritaria la lotta al cambiamento climatico, lavorando contro le disuguaglianze, rilanciando la crescita economica dell’Unione, gestendo in maniera responsabilmente condivisa i flussi migratori.

Soltanto attraverso ricette concrete gli ideali di pace e libertà, alla base della costruzione della casa comune europea, possono ritrovare il necessario consenso popolare e respingere la minaccia degli egoismi nazionali: soltanto lungo questa strada, certo non facile, diritti umani, sviluppo economico e sociale, tutela dell’ambiente e sicurezza possono ricominciare a camminare insieme.

La nostra è una comunità forte che, insieme alle istituzioni, ha accettato la complessa sfida dell’integrazione determinata dai flussi migratori degli ultimi anni. Le politiche del governo in materia, che hanno ottenuto come primo effetto l’aumento degli immigrati irregolari sul territorio nazionale, non garantiscono sicurezza né integrazione: noi abbiamo in mente un modello diverso, fatto di diritti a cui corrispondono doveri verso la comunità che accoglie.

La comunità fa la forza

Da queste idee di fondo nascono le proposte programmatiche delle liste a sostegno della candidatura di Luigi Zironi Sindaco di Maranello.

Abbiamo scelto di impostare la campagna elettorale sotto uno slogan che riteniamo rispecchi in pieno il carattere della nostra città e la visione che deve guidarla negli anni a venire: “La comunità fa la forza”.

Comunità intesa non come piccolo recinto identitario, che esclude l’altro da sé.
Comunità intesa invece come spazio accogliente, dove le energie individuali, i talenti, le capacità trovano il luogo della loro massima espressione. Dove le singole potenzialità trovano l’occasione di svilupparsi appieno e di raggiungere insieme straordinari risultati collettivi.
Comunità come spazio aperto, inclusivo: questa è sempre stata Maranello, una città capace di accogliere nei decenni migliaia di lavoratori, professionisti e studenti, che hanno contribuito a trasformarla, a farla crescere, a far emergere le potenzialità davvero fuori dall’ordinario di questo territorio.

Maranello è una comunità attiva ed operosa ed è questo il segreto dell’eccellenza e della qualità della vita che la rende un luogo speciale.
Il programma che illustriamo è figlio di questa visione, condivisa dalle tre diverse liste che sostengono la candidatura a sindaco di Luigi Zironi: Partito Democratico, Maranello in Testa e L’Italia del Futuro.

Il programma, nato da questa base ideale e valoriale, ha poi ricevuto il fondamentale contributo di decine di maranellesi, che hanno raccolto il nostro invito a partecipare ai tavoli di elaborazione delle proposte. Un programma unitario, sviluppato grazie ai numerosi incontri sul territorio, al lavoro comune su tavoli tematici e di approfondimento: un programma partecipato, grazie al fondamentale contributo di tanti cittadini, su cui è stato innestato un lavoro successivo di selezione delle proposte attento a valorizzare i punti di forza della nostra città e soprattutto proiettato a migliorare la qualità della vita di Maranello.

I servizi

Partendo da questo presupposto e da questa idea di “comunità che fa la forza”,  abbiamo assunto come principio ispiratore del nostro progetto di futuro nel campo delle politiche sociali, della casa e dell’integrazione l’obiettivo di rendere sempre più efficace la risposta ai bisogni delle famiglie e delle persone. Vogliamo cogliere le esigenze di cui è portatore ogni cittadino e aiutarlo ad individuare le proprie soluzioni, supportandolo nel metterle in pratica. Vogliamo costruire una comunità solidale e capace  di attivare virtuosamente relazioni di reciprocità portatrici di benessere e prospettiva. La direttrice che intendiamo seguire è quella del welfare generativo, grazie al quale si coniugano diritti e percorsi di restituzione alla comunità della solidarietà che si è ricevuta.  Abbiamo bisogno di riscoprire l’importanza delle relazioni, unico antidoto alla società del rancore e della paura. Pensiamo ad una rete di servizi che sempre più investe su personalizzazione, flessibilità, sostenibilità economica e innovatività nel rispondere alle esigenze e di famiglie e persone. Abbiamo a disposizione tanti strumenti, ma oggi siamo chiamati a rispondere a nuovi bisogni con soluzioni inedite. Pensiamo, ad esempio, alla solitudine e al rischio marginalità delle persone anziane, oppure alla “fragilità” che caratterizza oggi i rapporti genitoriali: se è vero che “serve un intero villaggio per crescere un bambino”, dobbiamo cominciare a vivere di nuovo di relazioni positive e riscoprire il piacere di incontrarsi, conoscersi e condividere.

L’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico in questi anni ha fatto sintesi e dato omogeneità ai regolamenti gestiti precedentemente in piena autonomia dai vari Comuni, facendo uno sforzo di “razionalizzazione” delle risorse esistenti. Adesso è tempo di elaborare di nuove strategie, di mettere insieme competenze e risorse (umane, professionali ed economiche) per affrontare le nuove sfide del futuro. Essere Unione ci dà forza.

  • I servizi

    Partendo da questo presupposto e da questa idea di “comunità che fa la forza”,  abbiamo assunto come principio ispiratore del nostro progetto di futuro nel campo delle politiche sociali, della casa e dell’integrazione l’obiettivo di rendere sempre più efficace la risposta ai bisogni delle famiglie e delle persone. Vogliamo cogliere le esigenze di cui è portatore ogni cittadino e aiutarlo ad individuare le proprie soluzioni, supportandolo nel metterle in pratica. Vogliamo costruire una comunità solidale e capace  di attivare virtuosamente relazioni di reciprocità portatrici di benessere e prospettiva. La direttrice che intendiamo seguire è quella del welfare generativo, grazie al quale si coniugano diritti e percorsi di restituzione alla comunità della solidarietà che si è ricevuta.  Abbiamo bisogno di riscoprire l’importanza delle relazioni, unico antidoto alla società del rancore e della paura. Pensiamo ad una rete di servizi che sempre più investe su personalizzazione, flessibilità, sostenibilità economica e innovatività nel rispondere alle esigenze e di famiglie e persone. Abbiamo a disposizione tanti strumenti, ma oggi siamo chiamati a rispondere a nuovi bisogni con soluzioni inedite. Pensiamo, ad esempio, alla solitudine e al rischio marginalità delle persone anziane, oppure alla “fragilità” che caratterizza oggi i rapporti genitoriali: se è vero che “serve un intero villaggio per crescere un bambino”, dobbiamo cominciare a vivere di nuovo di relazioni positive e riscoprire il piacere di incontrarsi, conoscersi e condividere.

    L’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico in questi anni ha fatto sintesi e dato omogeneità ai regolamenti gestiti precedentemente in piena autonomia dai vari Comuni, facendo uno sforzo di “razionalizzazione” delle risorse esistenti. Adesso è tempo di elaborare di nuove strategie, di mettere insieme competenze e risorse (umane, professionali ed economiche) per affrontare le nuove sfide del futuro. Essere Unione ci dà forza.

  • Il contrasto alla povertà e all'esclusione sociale

    Abbiamo attraversato una grave ed inedita crisi economica che ha ferito profondamente la nostra comunità e lasciato importanti strascichi di povertà. Proseguire nella lotta all’impoverimento generale è un compito fondamentale per i prossimi anni. Dobbiamo trasformare in prassi consolidata quanto ci ha insegnato il Reddito di Inclusione regionale: aiuto economico e progetto individuale devono andare di pari passo.  Sono ancora tante, troppe le famiglie in difficoltà, impossibilitate a far fronte alle spese di vita quotidiana o a fronteggiare gli imprevisti della vita; la nostra attenzione deve rimanere alta, facendo rete con le preziose esperienze di volontariato già presenti sul nostro territorio (parrocchie ed associazioni sono punti di riferimento importanti per i cittadini). Chi è aiutato, però, deve essere chiamato, dove possibile, ad aiutare a sua volta: per questo, valutando caso per caso, il sostegno economico può essere combinato con attività di impegno al servizio della collettività. L’esperienza dei Patti di Cittadinanza Attiva ci ha dimostrato che è possibile operare in questa direzione, ma serve la collaborazione di tutta la comunità: se le occasioni di impegno aumentano, aumenta anche la “generazione” di benessere diffuso, per chi lo pratica e per chi lo riceve.

  • Politiche abitative

    Il tema della casa è una vera priorità ed i dati drammatici sul disagio abitativo dimostrano che anche nei nostri territori ci sono fasce di popolazione che non riescono a trovare una risposta a questo basilare bisogno. In questi anni si è strutturata una “filiera dell’abitare”, costituita da risposte diversificate a seconda dell’entità del bisogno abitativo e della reale autonomia dei nuclei famigliari: parliamo di un’articolata intersezione tra alloggi sociali e di emergenza, alloggi ERP, esperienze di affitti a canone calmierato ed appartamenti in garanzia. Oggi questa filiera va rafforzata ed ampliata, poiché è sempre più difficile per un numero crescente di famiglie accedere al mercato dell’affitto. Dobbiamo investire maggiormente sull’housing sociale e pensare a strumenti di “intermediazione virtuosa” tra domanda ed offerta di alloggi, come le agenzie casa.  In questo modo l’amministrazione si porrebbe come “garante” nei confronti del proprietario che a sua volta concederebbe in locazione l’appartamento a condizioni compatibili con la situazione economica della famiglia. Questi strumenti vanno incentivati e promossi con forza per favorire il recupero ed il pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente.

    Sempre in tema di abitare, il progetto che caratterizzerà la ristrutturazione della  “Fattoria del Parco” potrà ospitare una casa famiglia per anziani o per persone con fragilità: si tratta di una proposta di coabitazione estremamente innovativa per il nostro territorio.

  • Sostenere la famiglia, combattere la violenza

    Il nostro territorio conosce la straordinaria esperienza dei Centri per le Famiglie, luoghi che, attraverso il ritrovo e la condivisione, si ripromettono di supportare le famiglie nelle diverse “stagioni” della propria vita e nel fronteggiare le sfide quotidiane. Spazi-gioco e incontro per bambini, il servizio di consulenza educativa, gli spazi dedicati alle neo-mamme, il servizio “Primi passi” per i bambini 0-12 mesi, i laboratori, il servizio di mediazione famigliare, etc. sono strumenti che hanno cambiato il volto della nostra comunità e che svolgono un ruolo imprescindibile. Allo stesso tempo, vanno incrementate le forme di pubblicità e diffusione dei servizi erogati dal Centro contro la violenza “Tina”, fortemente voluto dall’Unione dei Comuni per contrastare la tragica escalation di violenza ai danni delle donne. Si devono moltiplicare le esperienze di condivisione di prassi e formazione per i professionisti e per l’intera cittadinanza. Nessuna donna deve sentirsi sola; nessuna violenza sarà mai tollerata.

    Per questa ragione saranno messe in campo tutte le azioni necessarie affinché la villa di via Fondo Val Grizzaga, confiscata alla criminalità organizzata e assegnata al Comune, possa supportare concretamente l’autonomia economica e il percorso di vita di donne svantaggiate o vittime di violenza.

    Maranello è una comunità solidale, da sempre attenta alle fragilità e ai bisogni di chi passa un momento difficile della propria vita. Questa vocazione deve essere accentuata attraverso l’attenzione alle famiglie in difficoltà che devono poter accedere a proposte in cui l’affiancamento sia funzionale a riconquistare l’autonomia, soprattutto dal punto di vista lavorativo. Il lavoro di per sé rappresenta “benessere” e in questo sforzo tutti, anche le aziende del territorio, devono essere coinvolte. Deve proseguire l’attenzione verso la popolazione anziana fragile, quella caratterizzata da solitudine o non autosufficienza, con azioni e servizi che preservino la dignità, l’autonomia e l’autodeterminazione delle persone, secondo quanto sancito dalla Costituzione. C’è una fragilità diffusa che può portare, qualora sia accompagnata da emarginazione, al disagio conclamato: l’antidoto a questo processo vizioso è una comunità che “si fa carico” dei problemi in una logica di rete solidale (ad esempio tra famiglie che si supportano a vicenda) con una Pubblica Amministrazione che sempre più investe sull’accompagnamento, l’orientamento, su servizi a facile accessibilità (fisica ed “emotiva”) che aiutino le persone a riscoprire le proprie “qualità individuali” e, in particolare, la resilienza ai cambiamenti. Serve un’alleanza larga tra tutti gli attori della nostra comunità (con il Comune come “capofila”) perchè si sentano ingaggiati in questo obiettivo di crescita collettiva.

  • Politiche per la non autosufficienza

    Dobbiamo sostenere le famiglie che si prendono cura di persone non autosufficienti, per questo è necessario conservare e ampliare i servizi in grado di rispondere alle diverse esigenze di cura .

    Si deve partire dal supporto alle famiglie per favorire la permanenza dell’anziano nel proprio domicilio con l’impegno a garantire il servizio di assistenza domiciliare e tutti quegli strumenti (diretti ed indiretti) che incentivano il compito di caregiving. I ricoveri temporanei di sollievo sono un’opportunità da mantenere ed estendere alla luce di progettualità sempre più “raffinate” e specifiche.

    È poi necessario investire a livello distrettuale su un sistema di strategie connesse alla semi-residenzialità, quali i centri diurni o le strutture per il ricovero di persone colpite da demenza con gravi disturbi del comportamento, o altri servizi mirati ad esigenze più specifiche,  come la formazione dei famigliari di persone con demenza. Infine, si pone il tema di garantire soluzioni adeguate a casi di piena non-autosufficienza attraverso strutture residenziali efficaci ed efficienti. La domanda di soluzioni residenziali è in indiscutibile aumento; ci si dovrà, quindi, interrogare su nuove modalità di risposta a queste crescenti esigenze di cura.

  • Politiche per la disabilità

    Le politiche per le persone con disabilità si devono articolare su alcune direttrici fondamentali: l’ampliamento della rete di servizi (ad oggi “stressata” da un bisogno crescente), la costruzione di progetti altamente personalizzati che mettano al centro ambizioni e caratteristiche della singola persona e sostegno a chi svolge la funzione di caregiver (ad es. attraverso gli strumenti di “sollievo”, domiciliari e residenziali temporanei).

    Particolarmente importante sarà la costruzione di progettualità specifiche connesse al “dopo di noi”, progettualità che sfruttino le novità normative per strutturare risposte per le famiglie, attraverso un’analisi precisa della “domanda” e delle aspettative delle famiglie di Maranello, senza imporre strategie preconfezionate.

  • Le nostre proposte in sintesi

    In sintesi, alcune proposte in materia di servizi:

    1. Mantenere e consolidare la rete di servizi

    I Servizi sociali sono materia delegata all’Unione dei Comuni: questo ci consente di mettere insieme idee, risorse ed essere più “forti” nella programmazione. La sfida sarà difendere la qualità complessiva dei servizi e rivedere quanto può essere potenziato.

    1. La flessibilità, prima di tutto.

    I bisogni sono complessi e multiformi, quindi i servizi a domanda individuale dovranno incrementare la loro “adattabilità” alle situazioni.

    1. Un welfare che trasforma l’aiuto in beneficio per tutti.

    Siamo preoccupati per la piega che stanno prendendo le misure nazionali di contrasto alla povertà. Per quel che possiamo nella nostra limitata autonomia, noi vogliamo dare questa impronta: l’aiuto alle persone fragili non è un “costo”, ma il maggiore degli investimenti. Dall’altra parte, la nostra comunità ha “fame” di buone azioni, di ore spese per il prossimo. Le due esigenze possono essere coniugate per trasformare l’aiuto al singolo in un beneficio per tutti.

    1. Riscoprire il piacere di essere comunità.

    Abbiamo una rete di servizi che mette al centro l’individuo.

    Parte del nostro lavoro quotidiano deve essere dedicato alla costruzione di legami di solidarietà che rendano la comunità gentile e sensibile. Un esempio: un laboratorio permanente rivolto a tutti i soggetti del territorio finalizzato alla condivisione di strategie di supporto alla popolazione anziana fragile.

    1. Hai un appartamento sfitto? Una casa troppo grande? Parlane con noi.

    Esiste ancora oggi una zona intermedia che non ha i requisiti per accedere all’edilizia residenziale pubblica e che, allo stesso tempo, si trova esclusa dai prezzi del mercato degli affitti. Il Comune può stimolare, attraverso agevolazioni e altre misure, l’incontro tra la domanda abitativa e l’offerta che il territorio esprime, facilitando così affitti a prezzi contenuti per chi cerca casa e offrendo garanzie ai proprietari come incentivo.

    1. Un Servizio sociale che si apre al territorio.

    Immaginiamo un servizio sociale che ha l’abitudine di “uscire” dai propri uffici per incontrare direttamente i bisogni dei cittadini. E’ un servizio sociale che, ad esempio, organizza piccole conferenze su temi d’interesse, che fa incontri con gruppi (es. condomini o portatori di interessi omogenei), che organizza consulenze con esperti, etc. Quello che immaginiamo è un servizio sociale che utilizza strumenti professionali per compiere azioni di ricerca sociale e fa progetti di comunità. 

  • Un nuovo welfare per i giovani

    Un detto indiano recita: “Un elefante vive 100 anni, mentre una farfalla un’ora. Quindi l’elefante non può dire alla farfalla di aspettarlo 10 minuti”. In questa metafora è rappresentata la grande fatica del nostro welfare oggi: essere costretto a tempi (di decisione, attivazione, risposta, elaborazione) molto dilatati, a fronte di cambiamenti rapidissimi nella nostra società. Le nostre comunità conoscono trasformazioni radicali, mentre il sistema di protezione sociale perpetua se stesso, con tutto il suo bagaglio di limiti, deficit e corto circuiti. Circa 10 anni fa, alla vigilia della grande crisi economica, nessuno avrebbe immaginato che l’emergenza del nostro tempo sarebbe stata il futuro delle giovani generazioni; oggi dobbiamo prendere atto della grande responsabilità di cui siamo investiti e decidere di cambiare radicalmente, ciascuno per il proprio ruolo.

    Dobbiamo prima di tutto affrontare lo sfilacciamento dei legami tra i giovani ed il resto della comunità con la consapevolezza del loro rapporto, unico e complesso, con ciò che li circonda; per questo motivo oggi parlare di politiche giovanili significa prendere atto di questa inedita complessità e decidere di costruire progetti, attrezzare operatori e comunità ad un lavoro a 360° rispetto al quale nessuno può sentirsi esentato dal portare un contributo. Bisogna costruire un “reticolo” di soggetti alleati tra loro che identifichino insieme progettazioni di comunità: oggi non possiamo più concentrarci solo sull’erogazione di servizi, ma dobbiamo investire tante delle nostre energie sulla creazione di azioni, sul coinvolgimento degli attori, sulla riflessione e la valutazione d’impatto. Ma prima di tutto dobbiamo investire sull’ascolto, con la consapevolezza che siamo inseriti in dinamiche imprevedibili che richiedono una vera “rivoluzione copernicana” per tutti coloro che ambiscono a rapportarsi coi nostri ragazzi (operatori sociali, insegnanti, membri del volontariato e del terzo settore, formatori, genitori). Per approcciare il problema con modalità innovative ed incisive, dobbiamo essere pronti a modificare in maniera anche sostanziale alcune prassi consolidate.

    Bisogna cambiare prima di tutto il metodo di lavoro: si deve partire con l’interpellare i protagonisti dei nostri interventi (i ragazzi e le ragazze del nostro territorio) per creare un terreno comune di dialogo e nuove connessioni. Dobbiamo ideare focus group, incontri formali ed informali, ma anche sfruttare le opportunità di contatto dei social media per co-progettare con i ragazzi le risposte ai bisogni che loro stessi ci aiutano ad identificare. Successivamente le nostre energie devono essere impiegate per estendere al mondo del lavoro l’approccio del welfare di comunità; per farlo, è necessario investire su figure di “facilitazione”, abili nel costruire ponti, che si mettano a disposizione dei ragazzi, ma che svolgano un ruolo di accompagnamento anche ad aziende ed imprese per aiutarle ad identificare obiettivi comuni. A livello più istituzionale, dobbiamo avere l’ambizione di costruire tavoli di progettazione tra enti pubblici ed aziende, tavoli che siano veri luoghi di dialogo, aperti e “magmatici”, per conoscersi e costruire percorsi e proposte condivise.

     

    I servizi alla persona sono davanti ad un bivio: nel dover fronteggiare fatiche crescenti con risorse calanti, possono chiudersi in difesa, limitandosi a “contenere il danno”, ponendo un argine alle richieste esterne e riproducendo all’infinito gli strumenti ormai “rodati”. Oppure possono decidere di aprirsi alle sfide, orientando il proprio lavoro a creare opportunità di inclusione per chi vive o rischia l’esclusione. In un mondo che marginalizza, decidere di creare nuove strade, con creatività e fantasia.

    Se vogliamo sposare il secondo approccio, non possono più esserci due soli attori in campo (il pubblico e il terzo settore), ma deve entrare anche un terzo “giocatore”: il mondo profit. Oggi molte aziende sentono il richiamo della responsabilità sociale e il bisogno di produrre valore e bene comune per il proprio territorio: dobbiamo prima di tutto approfondire questa tendenza e offrire collaborazione alle aziende che si vogliono cimentare nella sfida. Sono da valorizzare i percorsi di co-progettazione di progetti a valore sociale realizzati con un contributo delle aziende, sulla scorta delle positive esperienze maturate in questo senso. Dobbiamo puntare in alto: davanti ad un problema come quello della marginalità dei nostri ragazzi, bisogna favorire la collaborazione con le aziende che decidono di mobilitarsi sulla base di principi ed ideali condivisi con gli altri attori della comunità per cercare di imprimere a tutto il “sistema” un cambiamento. Ogni soggetto coinvolto deve percepire che si sta costruendo un interesse comune: lo sviluppo, umano e sociale, del proprio territorio.

Lavoro e impresa

Ogni politica rivolta alle giovani generazioni, ogni strumento di welfare, non può non avere come punto di partenza e di approdo il lavoro.
L’attuale contesto economico nazionale ed internazionale non lascia spazio a grande ottimismo. Gli indicatori tratteggiano scenari foschi, con un sistema paese in estrema difficoltà di fronte ai venti di una crisi che minaccia nuovamente la tenuta sociale dell’Italia, esposta a fragilità storiche, non affrontate adeguatamente da politiche nazionali di scarso respiro.

Maranello, il nostro distretto e l’Emilia Romagna negli anni scorsi hanno saputo attraversare il periodo di recessione economica più duro dopo la fine del secondo conflitto mondiale.

In particolare, il nostro territorio in questi anni ha saputo ritrovare livelli di crescita occupazionale significativi, testimoniati da un dato di crescita demografica in controtendenza anche rispetto ai Comuni vicini.

Ma gli elementi di contesto dicono che non può bastare “accontentarsi” dei risultati ottenuti per mettersi al riparo dai rischi dell’attuale scenario economico nazionale e internazionale.

Ecco perché è necessario mantenere viva con le imprese e con le associazioni di categoria un’interlocuzione costante sulle azioni da mettere in campo per aiutare il sistema Maranello a  continuare a crescere.

Questo sistema è composto da piccole e grandi aziende, da imprese di medie dimensioni, da laboratori artigiani: tutti, a diversi livelli e in diversi modi, hanno saputo esprimere la vocazione manifatturiera di questa terra, il talento delle persone, la capacità di accogliere competenze e professionalità dal resto dell’Italia e del mondo per costruire una realtà unica.

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    Favorire l’attività di impresa significa continuare ad investire sulla viabilità  e sulla infrastruttura tecnologica per la circolazione delle informazioni, agevolando la posa di fibra ottica e di tecnologie avanzate.

    Non dovranno poi mancare gli interventi urbanistici per migliorare la circolazione dei lavoratori e delle merci, con un occhio di riguardo per l’incremento della rete ciclabile, la  migliore gestione dei parcheggi, il potenziamento del trasporto pubblico locale.

    Tutti questi interventi aiutano a creare gli elementi di contesto necessari a facilitare la vita e l’attività delle nostre imprese.

    Accanto a queste azioni, per la parte di competenza del Comune è necessario evitare misure che appesantiscono il carico fiscale delle aziende e, allo stesso tempo, mettere in campo tutti gli strumenti volti a semplificare il rapporto tra le imprese e l’ente pubblico. I tempi della burocrazia possono diventare una zavorra insostenibile per la competitività delle nostre aziende: ecco perché ogni intervento che possa velocizzare le pratiche è da ritenersi estremamente positivo.

    Migliorare i servizi online, incrementare, come già è stato fatto, l’organico dello Sportello Unico delle Attività Produttive: ecco alcuni esempi di scelte concrete che hanno ricadute altrettanto concrete sull’attività delle imprese.

    Accanto a questo, non si può trascurare il ruolo che l’ente locale può recitare nelle politiche del lavoro. In questi anni, il Comune ha attivato #orientalavoro, un servizio di consulenza per la ricerca attiva dell’occupazione rivolto a tutti i cittadini residenti sul territorio comunale, per affiancarli in un percorso di ricerca e di dialogo con il mondo delle imprese. Sono state diverse centinaia le persone che negli anni più duri della crisi economica hanno usufruito di questo servizio. In attesa che le novità normative in materia di sostegno al reddito definiscano i nuovi compiti dei  Centri per l’Impiego, con l’istituzione della figura dei navigator, il Comune deve proseguire in questa fondamentale azione di supporto verso chi è in cerca di occupazione, in un costante dialogo con le imprese e le associazioni di categoria.

    Con gli stessi soggetti e i sindacati dei lavoratori, si può inoltre promuovere un tavolo di concertazione per la firma di un documento che includa i servizi comunali tra quelli che possono essere inclusi nei progetti di welfare aziendale (quota dei nidi, trasporto e mensa scolastici, etc).

     

    Accanto a tutto questo, resta un impegno concreto quello di valorizzare la rete commerciale del nostro territorio e dei diversi centri che compongono Maranello.

    Vogliamo creare le condizioni per proporre centri commerciali naturali più attrattivi: per i turisti, certo, ma anche e soprattutto per i maranellesi e per le persone dei comuni limitrofi.

    Per farlo, il Comune e il Consorzio “Maranello Terra del Mito” possono mettersi al servizio degli operatori commerciali, declinando attraverso diversi strumenti queste proposte.

    Rinsaldando la rete dei nostri commercianti, mettendo in campo progetti di promozione che coinvolgano i diversi negozi, lavorando su un’immagine coordinata unica che sfrutti le potenzialità di richiamo che il tema “motori” ha innegabilmente e che costituisce il principale motivo d’attrazione turistica per Maranello.

    Ma che può diventare l’ “esca” per far scoprire al turista anche le altre ricchezze del nostro territorio.

    Ad esempio, individuando e progettando uno spazio, rappresentativo e centrale, per la promozione del territorio e la valorizzazione dei prodotti tipici e delle tradizioni, con punto vendita, degustazione e acetaia.

    Accanto a questo, e in collaborazione con le associazioni di categoria, è necessario poi lavorare per i progetti di formazione che già in questi anni hanno visto crescere diverse opportunità per gli operatori del territorio di aggiungere competenze, ad esempio linguistiche, al loro bagaglio professionale.

    Rispetto alle attività del Consorzio, sarà poi utile aprire un ragionamento che ne individui le possibilità di crescita ed evoluzione, che aiuti gli associati a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

Il territorio agricolo

Tra gli elementi di ricchezza che possono essere sicuramente valorizzati, c’è il territorio agricolo di Maranello, che spesso sorprende i visitatori per la bellezza paesaggistica e racconta un altro lato, forse meno conosciuto ma non per questo meno significativo, della nostra identità. Quel territorio ospita anche aziende che sono il cuore pulsante della cultura del prodotto tipico che si intende promuovere con più forza.

Il territorio agricolo rappresenta un patrimonio ambientale e di saperi di valore inestimabile, che può essere sostenuto attraverso incentivi di carattere fiscale e creando maggiori opportunità di visibilità, di vendita e di redditività per le aziende che possono lavorare in una logica di sistema e di rete intensificando lo scambio reciproco e ampliando l’offerta di prodotti.

Tra i progetti individuati, c’è la creazione di parco agricolo negli spazi della “Fattoria del Parco” di via Cappella: un luogo che può diventare allo stesso tempo strumento di educazione ambientale, di conoscenza della realtà rurale, di promozione e valorizzazione delle eccellenze del nostro comparto agricolo.

 

Le caratteristiche del territorio agricolo e collinare si prestano inoltre ad attrarre un tipo di turismo in grande espansione, quello in bicicletta, che in questi anni, per il contesto urbano, si è già cercato di intercettare attraverso progetti ad hoc come “Bellezze in Bicicletta”.

Valorizzare i percorsi di trekking per biciclette e mountain bike, mettere in rete le diverse aziende con loro eccellenze, aprirsi ad un turismo sostenibile e particolarmente sensibile alle bellezze rurali: tutto questo può essere fatto in collaborazione con gli agricoltori e con il Consorzio.

La comunità dei saperi

Tra gli elementi di ricchezza che possono essere sicuramente valorizzati, c’è il territorio agricolo di Maranello, che spesso sorprende i visitatori per la bellezza paesaggistica e racconta un altro lato, forse meno conosciuto ma non per questo meno significativo, della nostra identità. Quel territorio ospita anche aziende che sono il cuore pulsante della cultura del prodotto tipico che si intende promuovere con più forza.

Il territorio agricolo rappresenta un patrimonio ambientale e di saperi di valore inestimabile, che può essere sostenuto attraverso incentivi di carattere fiscale e creando maggiori opportunità di visibilità, di vendita e di redditività per le aziende che possono lavorare in una logica di sistema e di rete intensificando lo scambio reciproco e ampliando l’offerta di prodotti.

Tra i progetti individuati, c’è la creazione di parco agricolo negli spazi della “Fattoria del Parco” di via Cappella: un luogo che può diventare allo stesso tempo strumento di educazione ambientale, di conoscenza della realtà rurale, di promozione e valorizzazione delle eccellenze del nostro comparto agricolo.

 

Le caratteristiche del territorio agricolo e collinare si prestano inoltre ad attrarre un tipo di turismo in grande espansione, quello in bicicletta, che in questi anni, per il contesto urbano, si è già cercato di intercettare attraverso progetti ad hoc come “Bellezze in Bicicletta”.

Valorizzare i percorsi di trekking per biciclette e mountain bike, mettere in rete le diverse aziende con loro eccellenze, aprirsi ad un turismo sostenibile e particolarmente sensibile alle bellezze rurali: tutto questo può essere fatto in collaborazione con gli agricoltori e con il Consorzio.

  • Scuola

    La quarta rivoluzione industriale, quella digitale, ha accentuato la necessità di creare strumenti per la comprensione e la lettura della realtà sempre più aggiornati e sempre più diversificati. Investire nell’istruzione e nella scuola non è “soltanto” un investimento sulla formazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze: significa preparare al futuro cittadini consapevoli e responsabili, pronti ad affrontare l’approccio con il mondo del lavoro e la costruzione di un autonomo percorso di vita. La scuola è anche il luogo dove sperimentare socialità, responsabilità, senso di comunità, inclusione ed integrazione.

    La scuola è quindi uno spazio fondamentale per la tenuta e la costruzione del tessuto sociale, per far conoscere “saperi nuovi” senza dimenticare però i “saperi tradizionali”, quelli che appartengono alla nostra storia ed alla nostra cultura, quei saperi che non devono essere definiti vecchi. La nostra idea di scuola fa incontrare il futuro delle tecnologie con la storia delle persone, il mondo digitale che permette di esplorare e sembra senza limiti, con uomini e donne che hanno sperimentato “i limiti”.

    I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno il diritto di apprendere in luoghi sicuri, ed è per questo che in questi anni la parte più importante di investimenti del Comune in opere pubbliche è stata destinata all’adeguamento e al miglioramento della sicurezza del patrimonio scolastico.

    Occorre proseguire su questa strada, continuando a destinare risorse significative del bilancio comunale alla tutela degli edifici in cui i ragazzi e le ragazze di Maranello trascorrono la maggior parte del loro tempo.

     

    Ed occorre inoltre continuare ad investire in servizi di qualità che hanno contraddistinto questi anni, attraverso un sistema tariffario equo, con validi, stimolanti ed attuali piani per l’offerta formativa e servizi aggiuntivi rispondenti alle esigenze dei fruitori.

    Tra questi citiamo quelli più innovativi introdotti in questi anni, come il Cestino dei Tesori e lo Spazio Bambini, che hanno introdotto elementi di flessibilità, andando incontro alle esigenze manifestate dalle famiglie, preservando la qualità dell’offerta educativa e didattica, e avvicinando gradualmente le famiglie ai servizi per l’infanzia.

    Tra i servizi per cui sarà necessario aprire una riflessione con le scuole, i genitori e gli educatori referenti e continuare gli investimenti, meritano sicuramente attenzione i Gruppi Educativi Territoriali, con un possibile adeguamento e allargamento dell’offerta e delle modalità di strutturazione del servizio, per potenziarne gli aspetti legati alla didattica senza dimenticare la mission di accoglienza e di inclusività.

     

    L’offerta formativa, in particolare per la fascia d’età 10-14 che sappiamo essere particolarmente critica, potrà essere rinforzata con progetti che possano comprendere il consolidamento delle attività curriculari e che affrontino temi sensibili per l’educazione dei ragazzi. I Piani per l’Offerta Formativa devono essere condivisi con insegnanti e genitori e prevedere azioni di contrasto al bullismo, al cyberbullismo, alla dispersione scolastica, al disagio sociale, al contrasto delle ludopatie, e devono riguardare la prevenzione delle dipendenze e la promozione del ruolo del volontariato.

    Dobbiamo ripensare il modo di utilizzare le strutture scolastiche, esplorando nuove possibilità come la sperimentazione di aperture pomeridiane, in accordo con le scuole, e coinvolgendo realtà del tessuto dell’associazionismo maranellese.  Il progetto può anche rappresentare un utile approfondimento per attività extracurricolari e artistiche, dalla musica al teatro, avvicinando i ragazzi a linguaggi e mezzi d’espressione nuovi.

    Una proposta simile, che potrebbe trovare un largo favore da parte di molte famiglie maranellesi, deve però essere sostenuta dalla collaborazione e dalla disponibilità di tempo e di conoscenze da parte di molte persone. Non tanto per una “questione di costi” ma perché crediamo che il mettersi a disposizione da parte di adulti competenti, motivati e che appoggiano una progettazione di tale rilevanza, possa fare la differenza anche nella risposta e nella partecipazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze.

    La nostra scuola deve tendere ad essere sempre più “scuola aperta” al protagonismo di tutti i soggetti che la vivono, in linea con le riflessioni nate durante alcuni incontri con i genitori, che prospettano una possibile evoluzione dell’esperienza dei Comitati Genitori in Associazione di Volontari. Rispetto all’attuale configurazione, la forma di Associazione di volontari potrebbe ancora meglio di oggi far esplodere il protagonismo e le esperienze di cittadinanza attiva che a Maranello in questi anni hanno già prodotto risultati molto apprezzati.

     

    Tra le esperienze da proseguire e da potenziare, sicuramente ha grande rilevanza il ruolo attivo del Comune nell’orientamento scolastico, grazie anche ad un’interlocuzione feconda con imprenditori del territorio e professionisti locali impegnati in diversi settori, che hanno accolto con entusiasmo la proposta di incontrare i nostri studenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado per raccontare percorsi scolastici ma soprattutto traiettorie professionali e personali. Questa è un’esperienza pressoché unica per i Comuni delle dimensioni di Maranello, che testimonia la grande attenzione nel provare a fornire agli studenti i migliori strumenti possibili nel compiere una scelta fondamentale come quella che riguarda il percorso di studi.

    In merito all’istruzione superiore, una menzione particolare merita l’IIS Ferrari  una delle eccellenze maranellesi straordinariamente apprezzata anche a livello nazionale. Insieme all’Istituto Ferrari, in questi anni è stata portata avanti una collaborazione che ha riguardato in particolare alcuni progetti internazionali e d’eccellenza come il gemellaggio con la Nakanihon Automotive College di Sakahogi. Obiettivo di mandato dovrà essere il rafforzamento di questa collaborazione tra il Comune e la scuola superiore, estendendola anche ad altri progetti concordati insieme all’Istituto.

  • Formazione

    Il percorso di studi scolastico ed accademico non esaurisce il percorso formativo di un individuo. In un mondo attraversato da cambiamenti epocali e repentini, la necessità di rinnovare continuamente i propri strumenti di conoscenza e di aggiornare i propri saperi sono trasversali all’ambito professionale in cui si opera. La nostra società ha bisogno di individui costantemente impegnati in un percorso di continua evoluzione personale e professionale. L’individuo stesso ha necessità di aggiornarsi con continuità, di tenersi informato e di apprendere nuove competenze sociali e culturali.  Ecco perché il tema della formazione continua è centrale per la competitività di un territorio e per la capacità dell’individuo di affrontare le inquietudini e le mutevoli esigenze del mercato del lavoro. Compito di un sistema formativo adeguato alla contemporaneità è quello di far esprimere al meglio le capacità delle persone, fornendo a queste, giovani e meno giovani, gli strumenti per determinare liberamente il proprio futuro in ambito professionale.

    Per questo motivo le relazioni dell’Amministrazione come partner dell’IIS Ferrari nei progetti di carattere internazionale, ad esempio Erasmus +, hanno fatto nascere in questi anni esperienze formative di assoluto valore, che devono essere portate avanti. Gli studenti hanno potuto viaggiare all’estero per incrementare le loro conoscenze ed affinare le loro abilità, ma hanno potuto anche far conoscere l’altissimo livello di formazione che l’IIS Ferrari fornisce e che permette a coloro che terminano il percorso di studi di essere professionisti ricercati, o ottimi studenti coloro che decidono di proseguire gli studi.

    In ottica distrettuale, si deve pensare ad un ruolo più centrale degli enti locali anche in ambito formativo, investendo su progetti pensati, costruiti e realizzati con il contributo delle aziende e la collaborazione delle scuole per allineare le competenze alle richieste delle aziende stesse che nel nostro territorio sono estremamente esigenti ma sanno riconoscere e valorizzare i giovani ben formati.

    Le esigenze delle aziende, che hanno ormai un orizzonte lavorativo europeo, e quello del mercato cambiano sempre più rapidamente e serve un elemento di congiunzione fra la scuola e le imprese.

    Il Comune deve avere un ruolo di garante e di connettore, deve adoperarsi per far sì che si superi il gap formativo fra le aziende ed i lavoratori.

    Attraverso le associazioni di categoria o con la creazione di comitati fra imprenditori appartenenti allo stesso settore, le aziende possono definire le necessità formative ed il Comune si può porre come attivatore delle risorse territoriali per soddisfarle. Alle aziende, in questo schema, è richiesto un impegno diretto nella formazione: l’obiettivo è quello di favorire la competitività del territorio, non della singola impresa.

    In quest’ottica, lo strumento della formazione continua non si rivolge soltanto ai giovani o alle persone inoccupate ma punta anche ad accrescere le competenze di chi sta già lavorando.

  • Cultura

    Una comunità che investe sulla cultura investe sul futuro: in questo senso, Maranello esprime talenti e potenzialità che possono essere ulteriormente valorizzati. In questi anni, la vita culturale di Maranello s’è caratterizzata per decine di appuntamenti – rassegne, mostre, spettacoli, letture – distribuiti nel corso dell’anno, rivolti a diverse fasce d’età e ospitati nei principali contenitori culturali che il territorio offre, (Mabic , Auditorium, spazio Madonna del Corso). Un’offerta variegata, arricchita ulteriormente in tempi recenti da alcune rassegne tematiche distrettuali (GAL – GenerAzione Legale) e non solo (ad esempio “Mille Papaveri Rossi”, il cartellone di appuntamenti annuali per ricordare la figura di Fabrizio De Andrè).

    Quella che emerge è una comunità che ha sete di cultura e che trova nei diversi momenti di approfondimento una profonda ragione di crescita individuale e collettiva.

    Accanto ad eventi di carattere non strettamente culturale quale ad esempio è la Notte Rossa – uno straordinario veicolo di promozione territoriale e di valorizzazione del brand Maranello –  si avverte la necessità di puntare con forza su approfondimenti culturali tematici sulla scorta dei vari festival che già esistono in realtà limitrofe a Maranello.

    Una soluzione possibile, vista anche la storia di Maranello e la sua immagine nel mondo, è quella di puntare su iniziative dedicate alla tecnologia e all’innovazione, caratterizzando Maranello come simbolo del progresso tecnologico. Naturalmente uno sviluppo in tal senso non precluderebbe l’esistenza o la presenza di eventi culturali e di un luogo adibito ad esso, oltre ai contenitori già esistenti e che negli anni si sono caratterizzati per la qualità e la continuità della proposta culturale, come ad esempio il “Mabic”.

    Un’altra proposta emersa dal mondo giovanile è la possibilità di realizzare appuntamenti culturali rivolti alle diverse fasce d’età (14-19; 20-28), utilizzando in maniera strutturata e continuativa spazi diversi, diffusi sul territorio comunale, coinvolgendo anche le frazioni, con l’idea di avvicinarsi, anche fisicamente, ai cittadini più giovani. Una sorta di rassegna annuale, che proponga approfondimenti su temi particolarmente sentiti dalle generazioni più giovani, dai cambiamenti climatici all’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. In quest’ottica, la collaborazione attiva dei destinatari dell’iniziativa, i giovani, è centrale.

    Lo stesso approccio, che favorisca la partecipazione e l’autonomia dei più giovani,  allo stesso tempo promotori, ideatori e destinatari dell’iniziativa, può essere applicato in generale alle attività culturali di Maranello, sostenendo le diverse forme espressive dei ragazzi e delle ragazze, valorizzando l’esperienza del Centro Giovani (inteso anche possibile contenitore culturale in una ampia accezione) promuovendo la loro voglia di fare  teatro, musica e di sperimentare diversi linguaggi artistici. In questo senso, l’esperienza che ha coinvolto diversi ragazzi di Maranello nella realizzazione del murales nel sottopassaggio di via Virginia Wolf merita una menzione particolare, come esempio da riproporre per valorizzare, attraverso una forma artistica assolutamente contemporanea, alcuni luoghi e la creatività dei ragazzi.

    Insieme al coinvolgimento dei più giovani, resta centrale anche la capacità di stimolare e sostenere l’iniziativa culturale che singoli e associazioni esprimono a Maranello.

    Le azioni intraprese degli ultimi anni – dal Bando Cultura alla nascita dei Volontari per la Cultura – dimostrano come esista nella nostra comunità un terreno particolarmente fertile per far crescere un’offerta culturale capace di intercettare i bisogni di tutti.

    Verranno inoltre incrementate le occasioni di scambio e sinergia con le altre strutture frequentate prevalentemente da giovani presenti sul territorio dell’Unione, quali Casa Corsini a Fiorano, Ca’ Bella a Formigine e altri luoghi di aggregazione e formazione.

La comunità della sostenibilità

Maranello in questi anni ha intrapreso senza esitazione la strada che porta alla sostenibilità ambientale. I recenti riconoscimenti alle tante azioni messe in campo – il premio Nazionale Spreco Zero su tutti – attestano come l’attenzione ai temi della sostenibilità a Maranello non sia episodica ma frutto di un lungo lavoro che non può e non deve essere interrotto.

La sostenibilità é un approccio culturale alla quotidianità, una maniera consapevole per ridurre lo spreco alimentare, energetico e quello legato alla produzione dei rifiuti. Si riscontra nelle scelte tecnologiche che permettono di contrastare la produzione di CO2 come l’acquisto dell’auto elettrica, l’utilizzo di materiali edili particolari, l’installazione di pannelli fotovoltaici o caldaie più efficienti. I progetti che maggiormente possono incidere sul futuro della nostra comunità sono quelli che coinvolgono le scuole perché un bambino consapevole diventerà un adulto responsabile del patrimonio comune.

  • Educazione ambientale

    L’educazione ambientale é la chiave per fare comprendere alle giovani generazioni i limiti di anni in cui il sistema economico in espansione non considerava le nefaste conseguenze di un utilizzo inconsapevole delle fonti fossili come il petrolio, anni in cui il benessere ha spostato l’attenzione sul consumo e non sulla tutela dell’ambiente. La qualità dell’aria, la contaminazione dell’acqua e la produzione crescente di rifiuti ci impongono una riflessione seria per tentare di invertire il processo di deterioramento che sta subendo il nostro ecosistema.

  • Rifiuti

    La nostra città ha da alcuni anni raggiunto il 68% di raccolta differenziata, un buon risultato per il sistema in essere fatto sostanzialmente attraverso la raccolta differenziata stradale: un modello che ha espresso in questi anni il massimo dei risultati ottenibili anche grazie allo sforzo dei cittadini.

    È attualmente in corso la gara per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti, che vedrà Maranello protagonista di un radicale cambiamento a partire dal 2020. L’esito della gara indicherà il nuovo gestore che sarà responsabile di portare a compimento quel significativo salto di qualità nella percentuale di raccolta differenziata e riduzione della produzione dei rifiuti auspicato dalla regione Emilia-Romagna.

    Un’impostazione che metterà a punto il sistema di tariffa puntuale e secondo la quale il cittadino non pagherà più in base ai metri quadri di abitazione, ma in base alla quantità di rifiuto non differenziato conferito.

    I cassonetti stradali verranno ridotti e verrà privilegiata dove possibile la raccolta porta a porta o cassonetto intelligente nei centri densamente abitati che non consentono un agevole stoccaggio dei rifiuti. In questa ottica sarà necessario potenziare la campagna di sensibilizzazione rivolta al cittadino ed alle attività commerciali per il corretto conferimento dei rifiuti inserendo spunti utili al contenimento della produzione stessa .

    Indispensabile sarà continuare coinvolgere le scuole con progetti attrattivi, anche ludici, creando buone abitudini alla portata dei bambini da inserire nei PTOF (Piani Territoriali di Offerta Formativa).

    Potenziare il servizio per la raccolta degli abbandoni, al fine di rendere più decoroso il nostro territorio, implica uno sforzo economico che va ad incidere sui costi generali del servizio. Per evitare gli abbandoni di rifiuti ingombranti o differenziati erroneamente presso i cassonetti é fondamentale attivare una sensibilizzazione costante mirata ai cittadini e alle attività produttive, oltre che il controllo dei comportamenti scorretti attraverso l’utilizzo dell’ispettore ambientale e di dotazioni tecnologiche come le foto-trappole.

    I sistemi di incentivo e sgravio della TARI si sono estesi e sono stati resi più efficaci e premianti. Il potenziamento degli incentivi che premiano il conferimento dei rifiuti al Centro di Raccolta può rappresentare un elemento significativo per innescare un sistema virtuoso capace di incidere concretamente sulla TARI.

    Un rifiuto può diventare una risorsa se intercettato prima del suo semplice smaltimento.

    Il Distretto Ceramico si è dotato di una struttura, il Centro del Riuso, capace di svolgere questa importantissima funzione sia ambientale, riducendo il montante totale di rifiuti dando loro una nuova vita, sia sociale, visto che potrà dare la possibilità a categorie particolarmente sensibili di svolgere percorsi di inserimento lavorativo o di reperire beni gratuitamente o a prezzo agevolato.

  • La qualità dell'aria

    La Pianura Padana sconta un limite geografico e concentra in un’area circoscritta le più importanti realtà industriali del nostro Paese. Questo implica emissioni inquinanti significative unite ad intensi flussi di mobilità su gomma, rendendo la qualità dell’aria un problema che tocca la salute di una fetta significativa di popolazione settentrionale. Il ricambio dell’aria è ostacolato da caratteristiche morfologiche e geografiche della Pianura Padana, che è protetta da importanti catene montuose. Se a questa difficoltà si aggiunge l’assenza di precipitazioni é facile comprendere come gli sforamenti nei livelli massimi di polveri sottili previsti dalla norma siano sempre più frequenti. Il Distretto Ceramico rappresenta uno dei poli principali a livello industriale e costituisce un valore fondamentale per l’economia e l’occupazione del nostro territorio. La sfida della sostenibilità ha già predisposto una serie di normative alle quali anche il comparto ceramico ha dovuto adeguarsi per rappresentare un’eccellenza anche sul mercato estero. L’adeguamento più sostanzioso si dovrà giocare a livello logistico per la movimentazione delle merci, oltre che sulle infrastrutture che dovranno supportare e smistare in maniera efficace il traffico veicolare pesante da e per gli interscambi ferroviari predisposti nel piano regionale. Il Piano Aria emanato dalla regione Emilia-Romagna contiene importanti strumenti e obiettivi utili ai quali abbiamo voluto affiancare un ulteriore strumento, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile che vuole mettere in campo strategie e pianificazioni capaci di incentivare la mobilità alternativa all’utilizzo dell’auto. Sarà indispensabile il monitoraggio e l’integrazione delle azioni che mirano ad incentivare gli spostamenti casa-lavoro a corto raggio con mezzi pubblici, ciclopedonali e/o intermodali. Estendere le reti ciclabili per collegare sempre meglio i sistemi di mobilità dolce dei comuni limitrofi nell’idea della città distretto. Anche le abitudini domestiche possono rappresentare un’interessante modalità per l’abbattimento degli inquinanti immessi in atmosfera. Alcune ricerche svolte sul nostro territorio rivelano che tra le principali cause di inquinamento ci sono gli impianti di riscaldamento e raffrescamento domestico e aziendale. Contenere le temperature può rappresentare un’azione concreta per il miglioramento della qualità dell’aria su cui basare una campagna informativa e di sensibilizzazione il più capillare possibile.

  • Monitoraggio idaulico e tutela

    I cambiamenti climatici hanno modificato significativamente la portata dei fiumi e dei torrenti anche sul nostro territorio, compromettendo gli interventi di messa in sicurezza ordinaria e mettendo a rischio gli insediamenti in prossimità dei corsi fluviali. Per intervenire in maniera puntuale é necessaria la combinazione di due fattori fondamentali: il monitoraggio costante del territorio e il dialogo costante con gli enti competenti come Provincia e Regione. Anche il taglio selettivo spondale necessario ad evitare che si accumulino tronchi in prossimità di ponti o snodi idraulici importanti é una pratica che per assenza di risorse gli enti competenti hanno ridotto sensibilmente.

    La condivisione dei fattori di rischio e delle criticità oltre che il coinvolgimento degli Enti e degli Organi preposti é uno degli obiettivi principali per prevenire le conseguenze, spesso drammatiche, del dissesto idrogeologico. In accordo con gli organi di controllo (ARPAE e ATERSIR) particolare attenzione dovrà essere posta anche alla qualità delle acque superficiali e di falda per il rispetto dei limiti previsti dalla normativa di settore, garantendo alla cittadinanza standard qualitativi conformi.

  • Migliorare l'efficienza energetica

    Maranello si è caratterizzata molto in anni recenti per la lotta ad ogni tipo di sprechi, in particolare di quelli legati all’energia.

    Sarà necessario proseguire il percorso di efficientamento degli edifici pubblici e del sistema di illuminazione stradale, sostituendo i corpi illuminanti datati con elementi a basso consumo e smart. Inoltre ci si impegnerà nell’incremento dell’uso di fonti rinnovabili nella fornitura di energia per gli edifici pubblici, per ottenere non solo un contenimento della spesa per energia, ma anche una riduzione di emissioni di gas serra.  Sarà infine effettuata una costante azione di promozione verso i cittadini di tutte le opportunità di incentivi disponibili per l’adeguamento degli impianti.

Vivere bene a Maranello. Valorizzazione del territorio e cura del patrimonio.

Contenimento del consumo di suolo, rigenerazione urbana sostenibile con incentivo e promozione sia della rigenerazione puntuale sul patrimonio esistente sia della rigenerazione territoriale con utilizzo dei luoghi attraverso iniziative integrate, realizzazione di nuove cinture verdi e/o aree verdi ampliate da quelle in cessione dai comparti soggetti a riqualificazione e nuovi spazi di relazione accessibili: sono le azioni e le politiche fondamentali, in materia di pianificazione urbanistica e opere pubbliche, che la nuova Amministrazione Comunale porterà avanti per consentire uno sviluppo del territorio armonioso e consapevole, a vantaggio e beneficio di tutti i cittadini.

L’obiettivo è quello di realizzare una città resiliente, capace cioè di adattarsi alle sfide del futuro, con politiche mirate a valorizzarne i caratteri identitari ed a ridurre e migliorare il territorio urbanizzato col fine di potenziare la qualità urbana e della vita, ed il sistema delle economie e delle imprese insediate. Il tutto mediante azioni determinate e strumenti specifici che siano in grado di dare vita ad alcuni scenari fondamentali: la città identitaria e del turismo, la città verde, la città accessibile e sostenibile.

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    Le azioni che si intendono perseguire a tale scopo sono:

    • promuovere ed accelerare il percorso di costruzione del Piano Urbanistico Generale (PUG), in conformità alle disposizioni della nuova legge urbanistica regionale LR 24/2017, che favorisce e sostiene il contenimento del territorio urbanizzato e la riqualificazione dell’edificato esistente, al fine di incrementare le dotazioni territoriali e la qualità urbana per la città pubblica;
    • incentivare la realizzazione degli accordi di programma in essere per la riconversione della aree ex industriali inglobate nel tessuto cittadino e la restituzione di nuovi corridoi verdi e/o  nuovi parchi urbani a dotazione del territorio (vedi cessioni per corridoio ecologico ex CISA-CERDISA);
    • promuovere ed incoraggiare, attraverso la semplificazione degli strumenti urbanistici e premialità, la riqualificazione del patrimonio immobiliare privato esistente mediante interventi di miglioramento sismico ed energetico;
    • proseguire e promuovere il percorso per la riqualificazione del patrimonio pubblico esistente attraverso la ricerca di risorse da bandi di finanziamento per l’incremento e la messa a punto delle funzioni e delle opere pubbliche sul territorio per usi sociali e la promozione culturale (vedi riconversione bene confiscato o la proposta di riqualificazione casa del custode della Fattoria del Parco);
    • proseguire ed estendere il lavoro di mantenimento e custodia del patrimonio pubblico esistente per il miglioramento sismico ed energetico degli edifici pubblici non ancora migliorati, e potenziare la ricognizione ed il presidio del territorio con interventi di manutenzione e messa in sicurezza (vedi programmazione interventi per la sicurezza nei parchi, interventi per la sicurezza della strada e dei percorsi pedonali e ciclabili, ecc..);
    • dare seguito alle previsioni ed agli interventi prioritari individuati nel Piano dell’Accessibilità Urbana (PAU), quale fondamentale strumento di mappatura delle barriere architettoniche, delle criticità e dei punti forti della città da valorizzare per rendere il territorio ed in particolare gli spazi pubblici di relazione e le attività commerciali più facilmente accessibili a tutti, e a favore di una città sempre più inclusiva;
    • promuovere e favorire gli interventi di riqualificazione paesaggistica per il godimento e la fruizione del territorio in senso sostenibile, mediante l’attrazione di finanziamenti finalizzati alla valorizzazione di elementi puntuali fortemente identitari di paesaggio e/o di sistemi di alta valenza simbolica e naturalistica ( ipotesi di realizzazione di un parco fluviale lineare con percorso ciclopedonale attrezzato tra Gorzano e Torre Maina).

    Maranello è una comunità dalla struttura policentrica, con un territorio comunale esteso, contraddistinto dalla presenza di diverse frazioni ed identità territoriali. Coerentemente con gli interventi sviluppati in questi anni, la nuova Amministrazione Comunale, si impegnerà per mantenere, migliorare ed sviluppare sia i servizi di vicinato che i sistemi di collegamento tra i diversi centri, con azioni strategiche  affinché le distanze, fisiche e non solo, non determinino uno scollamento rispetto al centro, rendendo le frazioni aree periferiche.

    L’obiettivo è quello di andare a valorizzare anche i piccoli centri, quali luoghi identitari di comunità, rendendoli ottimamente serviti e strettamente connessi al centro cittadino ed alle funzioni pubbliche in questo insediate: piazza Libertà, le scuole, il Centro Giovani, il Mabic, il nuovo Parco dello Sport in progetto. Ognuno in relazione alla propria struttura morfologica, alla propria posizione geografica ed alla propria vocazione culturale, secondo il modello di valorizzazione del territorio policentrico.

    Le azioni che si intendono perseguire a tale scopo sono:

    • ampliare la qualità e la quantità dei servizi di vicinato nei centri delle frazioni e migliorarle la loro fruizione in termini di mobilità (vedi programmazione interventi per rallentamento del traffico veicolare, marciapiedi, camminamenti sicuri, attraversamenti pedonali illuminati e rialzati);
    • incrementare gli spazi urbani di relazione accessibili e sicuri per l’incontro e per la sosta e favorire l’aumento e la riqualificazione dei parchi urbani (vedi programmazione di interventi di illuminazione pubblica, di manutenzione e ampliamento di giochi e attrezzature);
    • proseguire il percorso di riqualificazione del centro cittadino e piazza Libertà attraverso un processo graduale di analisi e studio sui collegamenti, sulle utenze e sulle funzioni insediate, eventualmente con un Concorso di Idee che sia in grado di proporre progetti capaci di attrarre contributi; in linea con l’esigenza di avere un luogo di fruizione pubblica identitario, caratterizzante ed attrattivo per cittadini e turisti;
    • ampliare e/o progettare nuovi spazi di aggregazione per giovani 16-20 anni, eventualmente mediante la rivisitazione degli spazi del Centro Giovani e/o l’ampliamento del Mabic;
    • promuovere e concludere il progetto relativo al nuovo Parco dello Sport, quale intervento strategico atteso da diverso tempo da migliaia di maranellesi che praticano attività sportiva, e potenziare la sua connessione con i principali nodi territoriali.

    Il Parco dello Sport, che rappresenta da tempo uno degli obiettivi strategici per ridefinire la qualità della vita di Maranello, è stato oggetto di un articolato percorso di confronto con il Consiglio Comunale, nelle Commissioni e in Consiglio, e con la città negli incontri di quartiere. Il progetto esecutivo contiene caratteristiche di grande innovazione sul piano della sostenibilità e del risparmio energetico; tanto che obiettivo della prossima amministrazione, già nei primi mesi di mandato, è quello di proseguire sulla strada tracciata, mettendo in campo tutte le azioni amministrative volte ad accelerare la conclusione del percorso, per consegnare ai maranellesi nel minor tempo possibile questo importante nuovo servizio, a favore di tutta la comunità.

Cura del patrimonio

Insieme ai grandi interventi strategici di rigenerazione urbana sostenibile e riqualificazione territoriale, la nuova Amministrazione Comunale proseguirà, mediante una pianificazione coordinata di interventi e progetti che sia grado anche di accedere a fonti di finanziamento alternative all’accensione di mutui, il percorso di cura e manutenzione del patrimonio pubblico esistente: edifici pubblici, strade, aree verdi.

In questo senso, diventa sempre più prezioso il coinvolgimento attivo dei cittadini, in due direzioni. Nel monitoraggio degli spazi pubblici – attraverso progetti specifici  come “Maranello sono io” – “Maranello è casa mia” – e, in generale, in azioni di sensibilizzazione al rispetto del patrimonio pubblico.

Gli interventi che si individuano come prioritari i seguenti interventi.

  • Maranello

    • realizzazione e ampliamento di zone 30 e restringimenti di carreggiata nelle aree centrali per garantire maggiore sicurezza agli spostamenti ciclo-pedonali;
    • riqualificazione parchi con nuovi giochi, reti di pallavolo, tavoli da ping-pong, etc., campetti da basket e sistemi di videosorveglianza;

  • Pozza

    • realizzazione di zone 30;
    • riqualificazione illuminazione nei principali parchi pubblici;
    • realizzazione collegamento pedonale in sicurezza centro di Pozza – Polo scolastico;
    • realizzazione collegamento ciclopedonale al Parco dello Sport;
    • realizzazione collegamento ciclopedonale a Gorzano;

  • Gorzano

    • realizzazione di zone 30;
    • realizzazione nuova sede associativa, con spazi pubblici e percorsi presso scuola materna;
    • riqualificazione percorsi nei parchi pubblici;
    • realizzazione collegamento ciclopedonale al Parco dello Sport;

  • Torre Maina

    • realizzazione illuminazione parcheggio e area davanti a sede c/o campo da calcio;
    • realizzazione percorso di collegamento chiesa-cimitero;

  • San Venanzio

    • riqualificazione area esterna sede associativa Canarino;
    • ulteriore sistemazione percorso verso chiesa – collegamento al centro;

  • Riqualificazione edifici

    • Scuole Medie: seconda fase riqualificazione sismica prevista per 2020 ed efficientamento energetico 2021;
    • Scuole Rodari: efficientamento energetico 2021;
    • Scuola materna Bertacchini: efficientamento energetico;
    • Municipio: riqualificazione energetica e realizzazione impianto di condizionamento per raffrescamento;
    • sede uffici tecnici: efficientamento energetico 2021;
    • Farmacia Comunale: riqualificazione spazi interni e arredi;
    • cimitero Fogliano: miglioramento sismico e realizzazione ossari
    • spogliatoio campo da calcio “Matteo Degl’Antoni” e spogliatoio campo da calcio “Minghelli”: efficientamento energetico;
    • interventi di videosorveglianza;
    • La Fattoria del Parco: prosecuzione progetto di rigenerazione urbana finanziato in via Cappella e possibilità di nuovo progetto su casa del custode per luogo di valorizzazione tradizioni e culture antiche contadine e degustazioni;
    • ripristino e riqualificazione villa confiscata per usi sociali;

Verde

Maranello dispone di uno straordinario patrimonio di verde pubblico che rappresenta sia una ricchezza a favore di tutta la cittadinanza, che un impegno per l’Amministrazione Comunale in termini di cura e manutenzione. Gli oltre  20 parchi urbani diffusi sul territorio rappresentano un fondamentale elemento di mitigazione delle aree edificate e un importantissimo elemento di regolazione per il microclima urbano, oltre ad essere spazi indispensabili di socialità e di aggregazione, in cui tutta la comunità, dai bambini agli anziani, può trovare l’occasione per momenti di svago e divertimento.

La nuova Amministrazione Comunale, pertanto, si impegnerà per mantenere e migliorare la qualità del verde pubblico, sia con un’adeguata manutenzione che con progetti mirati di riqualificazione rivolti a potenziare le attrezzature installate ed i giochi.

Per ottimizzare le attività e le risorse in questo settore, si propone la realizzazione di un’unità organizzativa ad hoc sul verde a Maranello, che comprenda personale interno all’Amministrazione Comunale e di Maranello Patrimonio, con il supporto di altre figure, a cui potranno essere affidate, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, altre azioni mirate quali il censimento delle alberature storiche, alcuni servizi rivolti direttamente ai cittadini e la promozione per le attività di sponsorizzazione legate al verde pubblico.

Mobilità

L’area del Distretto Ceramico a sud di Modena è giustamente definita “città-distretto”.

I Comuni di Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo occupano una superficie di 143 kmq, dove vivono 110.000 residenti e lavorano oltre 53.000 addetti, tanto che l’estensione territoriale si può definire densamente urbanizzata, con una forte vocazione industriale.

La capacità di pensare politiche amministrative e agire conseguentemente come un’unica città-distretto ha trovato di recente un importante e ulteriore attestato nella scelta volontaria della stesura e dell’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), il primo della Regione Emilia Romagna che vede impegnata un’area vasta di 4 Comuni. Uno strumento di analisi e sintesi fondamentale, che consente di individuare azioni sostanziali per l’agevolazione degli spostamenti intermodali e percorsi ciclabili indispensabili per lo sviluppo e l’implementazione su tutto il territorio della mobilità sostenibile. Prima ancora dell’adozione dei Biciplan, che, quali strumenti di settore del PUMS, andranno ad individuare puntualmente tutti i percorsi ed i provvedimenti da ritenersi prioritari nella programmazione degli interventi sul territorio comunale e prima ancora del nuovo Piano Urbano del Traffico (PUT), che verrà redatto dalla nuova Amministrazione con l’obiettivo di analizzare, definire e migliorare il sistema integrato degli spostamenti e della sosta su tutto il suolo comunale.

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    Le azioni che si intendono perseguire nella pianificazione della mobilità e lo sviluppo del territorio in senso sostenibile sono:

    • promuovere lo sviluppo della rete ciclopedonale territoriale e l’infrastrutturazione a dotazione, mediante nuovi tratti di collegamento ed interventi puntuali di sostituzione delle normali rastrelliere biciclette con sistemi per il ricovero in sicurezza da furti e atti vandalici;
    • sviluppare le potenzialità territoriali a favore dell’intermodalità e degli spostamenti misti ed incrementare la connessione pubblica tra le frazioni ed il centro a beneficio di giovani ed anziani con sistemi di trasporto urbano pubblico e/o percorsi ciclopedonali (ampliamento del servizio ProntoBus, anche con sistemi di prenotazione smart);
    • migliorare la sosta (parcheggio) e la viabilità del centro cittadino e degli spazi limitrofi andando a sgravare il centro e ottimizzando la convivenza tra studenti, commercianti, utenti cittadini, lavoratori Ferrari o delle principali aziende del territorio (vedi nuovi parcheggi in previsione presso l’ex centro sportivo; nuovi parcheggi nel nuovo Parco dello Sport; eventuali nuovi parcheggi in ampliamento a quelli già insediati presso Parco Ferrari);
    • promuovere azioni e collaborazioni con altri enti per valutare sistemi alternativi di spostamento, quali il trasporto pubblico su sede propria, per lo sviluppo del territorio in senso sostenibile;
    • dare seguito ad interventi per il collegamento sostenibile del Centro Giovani, del Mabic e degli spazi cittadini alle frazioni;
    • dare seguito ad interventi per il collegamento sostenibile Pozza – Gorzano (vedi previsione accordi CISA-CERDISA);
    • dare seguito ad interventi per il collegamento sostenibile di Pozza e Gorzano con il nuovo Parco dello Sport;
    • dare seguito ad interventi per il collegamento sostenibile della rete territoriale dei parchi urbani (collegamento ciclabile Maranello Centro – Ubersetto – Formigine,  Maranello centro – via Trebbo – Parco dei Navigatori – Bell’Italia e collegamento via Fonda val Grizzaga – Maranello);
    • dare seguito ad interventi per l’illuminazione per collegamenti ciclopedonali non illuminati;
    • implementare l’infrastrutturazione digitale del territorio per favorire il turismo sostenibile (attività di bici a nolo, hotels bike friendly, informazione su escursioni in bici e su come muoversi a piedi);
    • sostenere e promuovere la formazione culturale e la sensibilizzazione, con eventi in spazi pubblici e mezzi di comunicazione/informazione installati sul territorio, per un uso consapevole e sostenibile dei luoghi, in modo da indirizzare gli stessi cittadini e fruitori della strada a modificare i propri modelli di mobilità (incentivazione Mobilità elettrica e Campagna di marketing “Muoversi sostenibile”).

La comunità della sicurezza

La sicurezza è un bene comune essenziale allo sviluppo di una comunità aperta e dinamica. Può rappresentare un segnale per definire condizione o esclusione sociale, l’accesso equo agli altri beni comuni, quali l’educazione, la giustizia, la sanità, la qualità dell’ambiente.

La sicurezza urbana non può essere ridotta esclusivamente all’emersione di episodi di criminalità: promuovere la sicurezza rientra in una politica di sviluppo del bene comune e non si collega soltanto al necessario ricorso agli interventi di polizia o al sistema penale.

La sicurezza della collettività e la sicurezza dell’individuo sono fondamentali per la coesistenza pacifica della collettività. La criminalità minaccia la qualità della vita, è traumatizzante in primo luogo per le vittime ma indebolisce tutta la vitalità civica: una comunità spaventata è una comunità che si chiude in se stessa, che diventa ancora più fragile e rischia di perdere la dimensione solidale delle relazioni.

Gli enti locali sono stati chiamati progressivamente a mettere in atto strategie utili al supporto del controllo del territorio e della comunità che vive il proprio territorio. Per questo sono stati sperimentati strumenti capaci di dare maggiore importanza alla prevenzione sociale come ad esempio il Controllo di Comunità.

Anche Maranello non è immune da episodi di criminalità, furti e atti vandalici oltre che di pericolose trasgressioni del codice della strada. Il lavoro messo in campo dall’amministrazione comunale in questi anni a supporto delle forze dell’ordine ha seguito due direttrici principali: il potenziamento o l’installazione di strumenti tecnologici (videosorveglianza e “varchi elettronici”) e il “Controllo di Comunità”.  Senza trascurare l’impegno diretto dell’ente, attraverso le assunzioni che hanno rinforzato numericamente il presidio di Polizia Municipale di Maranello. Azioni diverse che hanno portato risultati concreti e, in particolare nel caso del Controllo di Comunità, hanno contribuito a riconnettere le reti sociali dei nostri quartieri, scommettendo sulla qualità delle relazioni come elemento che rafforza anche la capacità di presidio del territorio.

Sul tema intendiamo portare avanti diverse proposte:

  • Proseguire con i progetti di sensibilizzazione nei confronti delle giovani generazioni nelle scuole (GAL) e nei confronti della cittadinanza;
  • Proseguire e rafforzare attraverso l’attivazione di nuovi gruppi il progetto del “controllo di comunità”
  • Incrementare la pianta organica della Polizia Municipale
  • Rendere ancor più fruibili gli strumenti per la segnalazione alla Polizia Municipale;
  • Dotarsi di strumenti tecnologici in grado di inquadrare e collegare fenomeni apparentemente insignificanti (cruscotto della legalità) reati spia per attività illecite
  • Intensificare i controlli sulle aree cimiteriali spesso identificate come luoghi marginali che si prestano a fenomeni di microcriminalità;
  • La cultura della legalità

    Il contrasto e la lotta senza quartiere alla presenza mafiosa rappresenta, anche a Maranello, un impegno quotidiano per chiunque voglia cimentarsi con l’Amministrazione Pubblica.

    Per diffondere e promuovere la cultura della legalità, il progetto GAL GenerAzione Legale ha prodotto in questi anni uno strumento di grande efficacia, grazie ad iniziative ed approfondimenti su temi come il rispetto della legge, la giustizia, la dipendenza del gioco d’azzardo.

    L’adesione alla Carta di Avviso Pubblico, che indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione è per noi un impegno da onorare nell’attività di ogni giorno.

    Il passaggio dalle infiltrazioni della criminalità organizzata ad un vero e proprio radicamento nelle nostre terre è ormai una verità conclamata, certificata prima dagli studi dei più autorevoli esperti nazionali della materia e infine dalle sentenze dei processi che hanno avuto, grazie anche al ruolo delle istituzioni, grande eco mediatica.

    L’attenzione dell’Amministrazione su questi temi, però, non può andare di pari passo con il risalto mediatico, perché la presenza della criminalità organizzata è strisciante, silenziosa, subdola. E richiede un’attenzione costante, da parte di tutti gli attori sociali, dalle forze dell’ordine ai semplici cittadini.

    La promozione della cultura della legalità è il primo passo per disseminare nella società consapevolezza e anticorpi robusti: per questo si ritiene doveroso continuare ad investire affinché cresca nella cittadinanza, a partire dalle giovani generazioni, la convinzione che ciascuno di noi è chiamato a recitare la propria parte per estirpare la “malapianta” che ormai da anni infesta il nostro paese, anche laddove si pensava non potesse mai attecchire.

  • Le altre sicurezze

    Accanto alla sicurezza intesa in senso “classico”, esistono poi altri tipi di sicurezza che in questi anni hanno visto le Amministrazioni Comunali sempre più protagoniste. La sicurezza degli edifici pubblici, quella delle strade, quella del territorio.

    In questi ambiti, diventa sempre più centrale il ruolo di diversi attori. Dalle Forze dell’Ordine alla Polizia Municipale, fino alla Protezione Civile, il riferimento per tutta la popolazione non soltanto in caso di emergenza ma anche nelle azioni di educazione e prevenzione del rischio.

    Il Comune di Maranello dovrà quindi continuare a lavorare sistematicamente in questo ambito, individuando tra le proprie priorità il proseguimento dell’adeguamento sismico delle strutture scolastiche e collaborando con gli altri Comuni dell’Unione e la Regione Emilia Romagna per ottimizzare il proprio Piano di Emergenza di Protezione Civile. Accanto agli strumenti di comunicazione di rischio, come Alert System, il sistema di messaggistica telefonica da utilizzarsi in caso di emergenza per avvertire la popolazione, occorre poi portare avanti, all’interno dell’offerta formativa tutte le attività sulla protezione civile dedicate ai ragazzi e, più in generale, tutte le iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte alla cittadinanza.

La comunità dell'accoglienza

Il turismo e il brand “Maranello”.

Non vi è dubbio che gli ultimi anni abbiano registrato un incremento della presenza turistica sul nostro territorio e che gli indicatori economici legati alle attività turistiche, ricettive e promozionali siano in costate crescita. Questo trend positivo riguarda tutta la regione Emilia Romagna, la provincia di Modena e anche il nostro comune. Aumentano i visitatori al Museo Ferrari di Maranello, elemento centrale di interesse turistico per tutta la regione, ed aumentano su Maranello il numero dei pernottamenti e i dati sulle attività ricettive legate ai servizi turistici. Questi elementi positivi devono essere lo stimolo ad investire con ancora maggiore entusiasmo ed energia su questo settore che diventa sempre più strategico per il territorio.

Maranello ha tanto da offrire ma, per essere ancora più attrattivi e per reggere la competizione con le altre mete turistiche a noi vicine, è necessario lavorare in sinergia con i comuni limitrofi per creare una offerta di servizi turistici ampia, differenziata e di qualità . Dobbiamo essere capaci di dare vita ad un sistema integrato di servizi per accogliere i visitatori e per dare loro motivi di interesse per rimanere nella nostra città il più a lungo possibile. Dobbiamo fare si che la loro esperienza sia positiva ed entusiasmante così che loro stessi siano ambasciatori di Maranello nei rispettivi paesi di provenienza e nelle piattaforme web che sempre più spesso determinano i flussi turistici.

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    È necessario creare ed aggiornare percorsi trasversali da proporre a chi arriva sul territorio attratto dal tema motoristico. Questi percorsi differenziati e tematizzati accompagnano il turista dallo IAT di Maranello che è il punto di coordinamento strategico per tutto il distretto alla scoperta dei percorsi cicloturistici, escursionistici, culturali e legati al wellness. In questa direzione è utile proseguire e potenziare il lavoro di svolto fino ad ora per mettere in collegamento le eccellenze e le tipicità della nostra terra, coinvolgendo le attività già presenti quali caseifici, acetaie, cantine e altri produttori locali della filiera agroalimentare.

    A Maranello è stato realizzato il primo IAT multimediale della regione Emilia Romagna. Il lavoro fatto in questo senso deve essere implementato con l’ambizione di arrivare a creare un sistema multimediale che metta in comunicazione tutti gli IAT della provincia, facendo si che accedendo da un terminale di uno qualsiasi degli sportelli presenti, si possano trovare informazioni circa l’intero territorio. Questo sistema integrato rappresenterà per tutto il sistema uno strumento fondamentale di co-promozione e di reciprocità.

    Lo stesso ragionamento deve essere fatto su scala regionale e nazionale attraverso la partecipazione alla Motor Valley regionale e alla Rete Nazionale delle città dei Motori. In questi anni, grazie a questi strumenti è stato possibile reperire importanti risorse economiche che sul territorio hanno cofinanziato eventi quali la Notte Rossa, interventi di miglioramento della città rivolti ai turisti (il bersò, Red Garden di p.zza Unità d’Italia…) ed azioni di sviluppo di piattaforme multimediali per la promozione di Maranello a livello internazionale nei circuiti motoristici (es. MotorWebMuseum).

    Le feste e gli eventi di piazza rappresentano una importante occasione di promozione della città. In questi anni si è lavorato per caratterizzarli in modo sempre più specifico, nella logica di qualificare l’offerta così da creare eventi che abbiano un respiro più ampio rispetto a quello solamente locale. La Notte Rossa in questo senso rappresenta la punta di diamante fra gli appuntamenti della città tanto da essere sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’intenzione è quella di mantenere questo importante appuntamento rinnovandone di anno in anno i contenuti, così da rafforzare ed incrementare la centralità di questo avvenimento sul piano regionale e nazionale.

    In parallelo, riguardo agli altri eventi come la Festa di Primavera, il Giugno e il Gran Premio del Gusto, l’obiettivo è quello di individuare nuove forme di partecipazione dei vari soggetti del territorio (commercianti, Consorzio Terra del Mito, produttori locali…) perché questi appuntamenti siano sempre più inclusivi non solo del centro ma anche delle altre zone di Maranello nelle quali è possibile l’aggregazione.

    Altro importate tema da sviluppare ulteriormente riguarda il turismo sportivo. In questi anni si è voluta incentivare questa forma di accoglienza, facendo promozione ed offrendo gli spazi comunali (palestre, campi da calcio, zone di tiro con l’arco…) ad associazioni sportive di fuori territorio per fare tornei, competizioni e raduni. Questo ha permesso di richiamare  migliaia di atleti che hanno pernottato nelle strutture di Maranello, L’obiettivo è quello anche insieme agli altri comuni del distretto, di proseguire in questa direzione aumentando ulteriormente il numero degli eventi ospitati sul territorio, per avere ancora maggiore richiamo e visibilità.

Sport, salute, sani stili di vita

Una comunità che si prende cura di se stessa favorisce il più possibile la pratica sportiva, ideando nuove sinergie tra gli attori del territorio (scuole, famiglie, ma anche Pubblica Amministrazione e privati) che devono arrivare a condividere il significato di “sport di base” e l’importanza di acquisire comportamenti “sani e sostenibili” (dal punto di vista della salute e dell’impronta ecologica).

Particolarmente importante è l’idea di “accompagnare” i genitori ed i neo-genitori alla scoperta di ciò che fa bene, di ciò che è importante per la crescita dei bambini: in questo senso non si parla solo di sport (che richiede impianti idonei e all’avanguardia, pronti ad ospitare persone con esigenze differenti), ma anche di “educazione al Bello”, alla partecipazione, all’empatia, alle emozioni, all’arte e alla musica.

La comunità maranellese già oggi esprime una vocazione alla pratica sportiva significativa, che merita di essere assecondata con tutti gli strumenti possibili dall’Amministrazione Comunale.

Attraverso tre direttrici d’azione fondamentale: l’adeguamento o la creazione degli impianti, il sostegno alle famiglie in difficoltà, la promozione dei valori sportivi e, più in generale, l’educazione alla salute.

  • Gli impianti

    Il progetto sul Parco dello Sport è strategico per lo sviluppo della città. Al termine di un approfondito percorso di condivisione ed elaborazione con le società sportive, la fine di questa legislatura ha visto la progettazione esecutiva di un luogo funzionale, innovativo, in grado di dare risposte adeguate alle migliaia di persone che fanno attività sportiva a Maranello, ampliando anche il bacino di utenza. Quello che sta per nascere sarà un vero e proprio parco attrezzato non solo per lo sport ma più in generale per i cittadini, una grande area verde al servizio di tutta la comunità. Questo progetto è il culmine di un percorso partecipato e ampio, un luogo dove sarà possibile vivere lo sport in maniera nuova e più ricca, a contatto con la natura, in modo sostenibile ed inclusivo, grazie alla qualità della progettazione che garantirà efficienza energetica e piena accessibilità anche alle persone con disabilità.

    L’avvicinarsi della conclusione del lungo iter che porterà all’inaugurazione del Parco dello Sport dovrà comunque essere accompagnata dall’attenzione per la manutenzione di tutta l’impiantistica sportiva presente sul territorio.

    Senza tralasciare la possibilità di investire risorse adeguate laddove si individuino necessità specifiche e col supporto e la collaborazione di società sportive e privati: ad esempio a Gorzano per la realizzazione di un campo da calcio sintetico o per far fronte alle richieste provenienti da alcune fasce della popolazione maranellese che hanno avanzate richieste specifiche su nuove strutture, ad esempio un nuovo campo da beach volley.

  • Il sostegno alla pratica sportiva

    Insieme alle strutture, fondamentali per dare possibilità a tutti di praticare lo sport preferito occorre abbattere le possibili barriere di accesso che le difficoltà economiche possono creare presso alcune famiglie. Con il progetto Sport Inclusivo l’amministrazione comunale in questi anni ha supportato le famiglie in difficoltà economica con contributi per l’iscrizione dei figli alle attività sportive. Una collaborazione importante che ha visto parte dei costi a carico delle famiglie ricoperti dall’amministrazione comunale e un’ampia scontistica da parte delle società a favore dei ragazzi e delle ragazze. È questo un esempio da preservare e da consolidare su come sia possibile, anche attraverso un investimento diretto, agevolare le opportunità per i nostri ragazzi e le nostre ragazze di avvicinarsi allo sport.

    Accanto al sostegno alla pratica sportiva, dovrà essere rafforzata la promozione, ad ogni livello, del valore della pratica sportiva nel suo significato educativo e formativo e nella sua accezione di veicolo per la diffusione di sani stili di vita.

    La futura Amministrazione comunale dovrà quindi accompagnare questa vocazione “educativa”, prendendo a modello la Carta dello Sport: senza voler ingerire sulle scelte individuali, compito dell’amministrazione sarà quello di “indicare una strada”, investendo su azioni specifiche finalizzate soprattutto alla diffusione di informazioni e stimoli “utili”.

    Insieme alla scuola, lo sport è lo spazio dove inclusione e integrazione si sperimentano con maggiore efficacia, attraverso i valori e i principii che permeano la pratica sportiva: responsabilità, autonomia, rispetto delle regole, gioco di squadra.

  • Il benessere

    Accanto allo straordinario portato pedagogico che la pratica sportiva da sempre esprime, sarà poi altrettanto fondamentale promuoverne la diffusione come veicolo di benessere.

    Campagne di promozione sulla salute – con una forte attenzione al tema dell’alimentazione e alle patologie correlate a cattive abitudini di vita –  sono uno degli obiettivi da mantenere, con particolare attenzione al mondo delle scuole.

     

    Sempre in tema di salute, il progetto “Maranello nel Cuore”, attraverso la collaborazione tra il Comune e una vasta rete di soggetti della comunità, ha dotato la città di oltre 20 defibrillatori: deve essere ulteriormente allargato, coinvolgendo soggetti privati, con l’obiettivo di installare altri dispositivi nelle frazioni, al di fuori degli impianti sportivi e nei luoghi d’aggregazione pubblici e privati, come ad esempio le parrocchie. Il tutto, naturalmente, accompagnato da un adeguato livello di informazione e di formazione per chi sarà chiamato ad utilizzare questi strumenti.

     

    Occorre poi immaginare nuovi luoghi e nuovi strumenti per “creare salute”, anche al di fuori dei contesti tradizionali.

    Per questa ragione si intende mantenere alta l’attenzione sul sistema sanitario al servizio dei maranellesi, attraverso il dialogo costante con i referenti del distretto sanitario, con i professionisti che operano sul  territorio e con le diverse realtà di volontariato che si prendono cura dei maranellesi, in un’ottica di continuo miglioramento del servizio. Allo stesso tempo l’Amministrazione Comunale potrà lavorare per creare le condizioni di nuovi spazi per la salute. Ad esempio, come già sperimentato in altre realtà vicine, con la nascita di un nuovo punto iniettorio e per le medicazioni in un luogo dedicato (“casa della salute”) o in uno ad alta frequenza sociale, gestito con la collaborazione dell’Ausl e del volontariato.

Europa

Il tema dell’Europa come orizzonte verso il quale impostare le progettualità innovative ha nell’Unione il suo artefice naturale.

Per dimensioni, struttura, esperienza, l’Unione dovrebbe essere il soggetto che intraprende progetti o aderisce a proposte come partner, per confrontare buone prassi, apprendere nuove metodologie operative, rispondere a esigenze complesse.

Maranello, per le sue caratteristiche peculiari, ha ulteriori occasioni di confronto internazionale, che possono, se adeguatamente supportate, diventare premessa per progetti.

Social(i)Makers ha permesso di entrare in contatto con un network di partner (sia nazionali che europei) e di creare relazioni che rimarranno anche oltre la durata del progetto.

Inoltre è stato possibile diffondere la “cultura dell’innovazione sociale” a livello locale tramite l’organizzazione giornate di formazione a cui hanno partecipato cittadini, stakeholder e personale della pubblica amministrazione che hanno iniziato ad adottare alcuni degli strumenti insegnati durante le giornate di formazione.

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    Questo investimento permetterà di acquisire strumenti, competenze e metodologie per valutare l’impatto sociale di progetti/iniziative che saranno replicabili in futuro. Grazie a questa azione pilota, l’Unione sarà in grado di dotarsi di nuovi strumenti per rendere il proprio lavoro più efficace ed analizzare il reale impatto delle proprie iniziative.

    Il progetto costruirà anche una piattaforma digitale con lo scopo di rispondere a “sfide transnazionali” in cui domanda (battezzati nel progetto “Challenge owners” ) e offerta (solution providers) potranno incontrarsi.

    Inoltre grazie ai contatti creati con Social(i)Makers, in particolare quello con SocialFare – centro d’innovazione sociale di Torino – l’Unione sta sviluppando, su impulso dello staff di Maranello, un progetto sperimentale che ha come scopo il contrasto del fenomeno dei “NEET” (ovvero ragazzi inattivi).

    Per i prossimi anni, l’Unione potrebbe individuare altre  priorità e provare a proporre nuovi progetti europei in quell’ambito.

    Ad esempio, per quanto riguarda le politiche giovanili, si può puntare sul programma Eramus + che al suo interno prevede tre azioni chiave, tra cui sostegno alle riforme delle politiche.

    Le attività a sostegno della riforma delle politiche mirano al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda politica europea, in particolare del quadro strategico per la cooperazione europea nei settori dell’istruzione e della formazione (ET 2020) e della strategia europea per la gioventù.

    Sempre in partnerariato con altri paesi, è ipotizzabile la costruzione di un percorso di formazione sull’Unione Europea per le scuole dell’obbligo o un percorso di formazione su altri temi, che però abbia come target le scuole.

Efficienza ed equità

La comunità che abbiamo in mente non può naturalmente prescindere da un ruolo forte da parte dell’Amministrazione Comunale.

Le politiche di continui tagli al personale e di blocco del turn-over, condotte dai governi nazionali nell’ultimo decennio, hanno comportato un’oggettiva complessità nella gestione della macchina pubblica a livello locale, con inevitabili ripercussioni sul servizio offerto alla cittadinanza.

Nonostante le oggettive difficoltà, il Comune di Maranello ha saputo far leva sulle competenze e sulla disponibilità del proprio personale, trovando in alcuni casi – ad esempio per l’ampliamento degli orari di apertura serali del Mabic – preziosi esempi di collaborazione con associazioni e cittadini che hanno consentito addirittura di estendere e migliorare i servizi erogati, senza che ciò comportasse un aumento della spesa corrente.

La strada da percorrere è questa, mettendo in campo allo stesso tempo tutti gli strumenti – digitali e non solo – per migliorare i canali di comunicazione tra i diversi uffici e i cittadini di Maranello.

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    Efficienza ed equità sono i due binari su cui intendiamo far viaggiare senza esitazioni la nostra azione di governo. Entrambe valgono anche come massimi riferimenti per le politiche dell’ente in materia fiscale. Efficienza, perché intendiamo agevolare i cittadini nelle comunicazioni, nell’accesso ai documenti e nei pagamenti al Comune attraverso lo sviluppo di strumenti elettronici quali il sistema Pago.PA e il Portale del Cittadino. Ed equità perché le aliquote e l’imposizione fiscale devono essere proporzionate alla situazione familiare, tutelando e avvantaggiando le categorie più deboli, e portando avanti senza sosta la lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Particolare attenzione dovrà inoltre essere garantita alla repressione dell’evasione fiscale, attraverso gli accordi già in essere con Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, così da poter attenuare il carico fiscale dei cittadini corretti che pagano le imposte regolarmente.

    Lo stesso principio di equità varrà anche per la tariffazione sui servizi scolastici e sociali,  che varia non in base a scaglioni ma in base alla variazione del reddito. Già da tempo a Maranello si applica anche sulle rette dei servizi scolastici e sociali una tariffazione lineare e realmente progressiva che, unita alle agevolazione previste per le famiglie numerose, garantisce equità.

     

    Vogliamo poi semplificare i rapporti tra cittadino ed Amministrazione comunale, puntando, laddove possibile, alla sburocratizzazione ed alla digitalizzazione delle procedure. Il ricorso alle tecnologie digitali potrà inoltre agevolare l’accesso, già oggi garantito in altre forme, a tutti gli atti d’interesse del cittadino, così da rendere ancora più trasparente l’attività amministrativa. L’esperienza del Bilancio sociale potrà essere ulteriormente sviluppata e diffusa capillarmente, così da rendere, oltre che accessibile, anche facilmente comprensibile a tutti i cittadini, l’attività ed i risultati raggiunti dall’amministrazione locale.

    La partecipazione dei cittadini e il confronto assiduo con gli amministratori in un comune come il nostro, avviene spesso però attraverso forme classiche, come il contatto diretto. A tal proposito, vanno preservate le buone prassi sin qui tenute, in particolare come gli incontri di quartiere, da tenere almeno con frequenza annuale in ogni frazione e quartiere del comune e cercando di potenziare le associazioni di quartiere, soprattutto quelle frazioni meno attive. Quando si incrementa nei cittadini la consapevolezza dell’azione amministrativa, anche il processo decisionale viene agevolato, con il risultato di innescare un circolo virtuoso che può portare allo sviluppo di un rinnovato senso civico attraverso una maggiore partecipazione della comunità.

Per una governance modena ed efficace - l'Unione dei Comuni

L’assetto istituzionale del nostro paese negli ultimi anni sta profondamente modificandosi con riguardo agli enti locali. Non solo per il calo dei trasferimenti statali ai Comuni, per la riorganizzazione delle Province rimasta incompiuta e per le nuove norme in materia di razionalizzazione dei servizi ma anche e soprattutto per le funzioni che sono demandate agli enti locali. La Regione Emilia Romagna, in questo quadro, ha individuato nelle Unioni di comuni il livello di organizzazione ottimale sia per la gestione di nuove funzioni, sia per funzioni che erano proprie delle singole municipalità.

L’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico di cui Maranello fa parte, coinvolge un territorio ampio (Sassuolo, Formigine, Fiorano, Palagano, Frassinoro e Montefiorino), con caratteristiche e necessità molto eterogenee. Con circa 120.000 abitanti è la seconda Unione più popolosa della regione nonostante sia una delle ultime ad essere stata istituita.

In questo quadro sono da rafforzare la struttura e il ruolo dell’Unione, a cui oggi sono affidati servizi di primaria importanza per i singoli Comuni, per i cittadini e per le imprese. Occorre completare il percorso avviato in questi anni, che ha subito rallentamenti dovuti soprattutto alle norme nazionali legate al personale.

Fra le priorità vi è lo Sportello Unico per le Attività Produttive che rappresenta il punto di contatto con l’amministrazione per le imprese e le attività economiche. Nella logica di dare risposte rapide a chi investe e lavora sul territorio è urgente il suo potenziamento.

La ricerca del massimo livello dei servizi in termini di efficacia ed efficienza deve essere l’orientamento guida per gli altri servizi gestiti in Unione, oltre che il criterio di valutazione per il conferimento di nuove funzioni per le quali è necessaria una valutazione puntuale e attenta del rapporto fra i costi e i benefici.

L’Unione è lo strumento utile per perseguire un altro importante obiettivo: quello della omogeneizzazione dei regolamenti comunali. Se è evidente che ciascun comune abbia le proprie specificità ed abbia caratteristiche peculiari che non sempre consentono di avere regolamenti comunali identici (es. edilizia, urbanistica, commercio, tributi, eventi…), è altrettanto vero che le differenze regolamentari rappresentano un ostacolo a chi opera sul territorio. Imprenditori, esercenti, associazioni, studi professionali si trovano spesso a fronteggiare norme diverse, per fare le medesime attività, in territori contigui. Questo rappresenta un aggravio in termini di tempo e di costi che può essere in parte superato dal proseguo del lavoro intrapreso in questi anni per semplificare e fare dove possibile regolamenti uguali.

La comunità dell'innovazione e della partecipazione

La comunità, oggi, è anche digitale. E, da questo punto di vista, Maranello può vantare un buon punto di partenza, certificato dal recente riconoscimento conferito da SmartEr ai Comuni più innovativi a livello regionale.

Proprio l’Agenda Digitale della Regione Emilia Romagna  definisce come obiettivo strategico, pienamente condivisibile,  “una regione 100% digitale, in cui le persone vivono, studiano, si divertono, lavorano utilizzando le tecnologie, Internet ed il digitale senza che questo risulti una eccezionalità, assicurando il pieno soddisfacimento dei diritti digitali: una regione con “zero differenze” tra luoghi, persone, imprese e città al fine di garantire a tutti un ecosistema digitale adeguato”.

Per realizzare questo cambiamento è necessario dotare il territorio di infrastrutture sia fisiche, come la fibra ottica, che immateriali, come le competenze digitali. È necessario inoltre creare un ambiente favorevole all’innovazione inteso come novità che vince la sfida del tempo e diventa bene comune, coinvolgendo tutti gli attori sociali del territorio”.

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    Le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie in termini di servizi ai cittadini e alle imprese possono essere ulteriormente valorizzate, di pari passo con le azioni di prevenzione ai rischi che in alcuni casi questi strumenti possono presentare.

    La prima azione che l’Amministrazione Comunale dovrà quindi sviluppare in questo senso è legata  all’educazione ad un utilizzo consapevole delle tecnologie.

    Fornendo strumenti per insegnare gli aspetti tecnici dell’utilizzo e differenziando questa azione formativa secondo vari target.

    Non sono infatti soltanto i giovanissimi la fascia esposta ai fenomeni deteriori (ad esempio, il cyberbullismo, la dipendenza, le ludopatie) dell’utilizzo sbagliato di digitale e social: c’è anche un rischio esclusione che riguarda ad esempio gli anziani, naturalmente sfavoriti nell’alfabetizzazione digitale.

    Oltre al fondamentale ruolo della scuola e di diverse realtà dell’associazionismo, per una vera educazione civica al digitale, si può introdurre la creazione di una squadra di mediatori digitali che possono affiancare coloro che vogliono avvicinarsi al mondo digitale.

    Gli adolescenti sono senza dubbio il target prioritario per progetti di educazione all’uso dello smartphone, per evitare fenomeni di dipendenza. Ma è necessario pensare a percorsi differenziati anche per altre persone, gli anziani, i disabili e le categorie fragili: la strategia di inclusione digitale in questo caso può contribuire a ridurre il rischio di emarginazione sociale.

    Grande attenzione dovrà essere poi dedicata ai servizi online alle imprese e ai cittadini.

    La parola d’ordine, in questo caso è semplificazione. Già oggi una gran parte di servizi di competenza comunale o dell’Unione sono erogati online.

    Il processo di semplificazione deve proseguire, unificando e rendendo il più possibile omogenee le modalità di iscrizione e autenticazione ai servizi al cittadino e alle imprese.

    Anche in questo caso, può essere utile pensare a percorsi formativi, per aiutare i cittadini più distanti dal digitale ad interagire con la pubblica amministrazione attraverso le nuove tecnologie.

    Per quanto riguarda le imprese, poi, è fondamentale mantenere alta la competitività di tutto il territorio dal punto di vista delle infrastrutture digitali.

    Maggiori servizi online e migliori infrastrutture digitali sono oggi uno dei criteri capaci di orientare anche gli investimenti delle aziende. Un territorio che è ben servito dalla banda larga o larghissima, ad esempio, è un territorio che mette in campo strumenti oggi decisivi per lo sviluppo dell’economia.

Una comunità partecipe

Nella Maranello che abbiamo in mente, le persone si impegnano attivamente per il bene comune, come hanno già mostrato di saper fare:

  • nell’impegno volontario all’interno delle organizzazioni del territorio;
  • nei risultati del controllo di comunità, che è diventato non solo uno strumento a servizio della sicurezza, ma anche un motore della socialità;
  • nelle attività dei volontari della cultura, che hanno reso più ricca e più accessibile l’offerta culturale per i cittadini
  • nelle attività dei volontari per l’ambiente, che hanno aiutato i cittadini a migliorare il comportamento per ridurre gli sprechi e gestire la differenziata
  • nei comitati dei genitori, che hanno un importante ruolo all’interno delle scuole della città.

Sarà compito del comune attivare tutte le azioni possibili per offrire sostegno e occasioni di crescita per queste realtà di grandissimo valore per la città: supporto economico con bandi, servizi e strumenti, supporto per la formazione e il reperimento di volontari.

Le organizzazioni di terzo settore sempre più prenderanno parte alla programmazione ed alla gestione delle politiche pubbliche, sia a livello comunale che nell’Unione dei Comuni, che è il livello nel quale prendono forma le politiche sociali e si programmano i servizi anche in collaborazione con la Ausl.

Particolare attenzione verrà rivolta alle imprese sociali e alle realtà che impiegano persone fragili, affinchè possano prendere parte allo sviluppo della comunità locale e offrire opportunità di integrazione e recupero a chi ha maggiori difficoltà di accesso al mercato del lavoro.

Vogliamo valorizzare le forme di attivazione espresse dai cittadini, sostenere le azioni volontarie, le organizzazioni di solidarietà, i comitati e tutti coloro che donano tempo agli altri.

Vogliamo una città fatta di persone, una comunità operosa che è il segreto che fa di Maranello un luogo speciale.